martedì 5 agosto 2008

Tanto per iniziare...

Per iniziare al meglio questa vetrina online della mia passione per i bonsai, direi di cominciare dall'inizio, dal significato della parola Bonsai o meglio, dell'ideogramma che identifica la parola Bonsai. Lo vedete riprodotto proprio qui a fianco e resterà in apertura del blog, a mo' di targa.
Un giapponese moderno, alla richiesta "Cosa significa la parola Bonsai?" vi risponderebbe semplicemente "Pianta in vaso", perché questo è il significato letterale della parola:
da Bon = vaso e Sai = pianta
Ma Bonsai vuol dire molto di più! L'ideogramma infatti è la rappresentazione dell'idea che la parola descrive, di un pensiero ad essa collegato. Spesso se ne creavano di nuovi utilizzando o unendo ideogrammi più semplici che, unificati, descrivevano il concetto.


Nell'ideogramma Bonsai compaiono:





Il Vassoio, ad indicare che la pianta risiede in qualcosa di più che in un semplice vaso, in qualcosa di molto più raffinato ed elegante.




Poi un secondo simbolo che risulta composto da tre ideogrammi semplici:



L'albero, il vero protagonista di questa nostra piccola opera d'arte.


Il Terreno, ma non semplicemente inteso come sede delle radici ma piuttosto come parte integrante dell'opera, qualcosa di bello da vedere, con il muschio che simula il prato verde o il sottobosco naturale.


Quest'ultimo "pezzo" dell'ideogramma proviene da un antico simbolo cinese e sta ad indicare uno strumento, molto probabilmente una lama o comunque uno strumento da taglio, a sua volta simbolo quindi dell'intervento umano, della perizia del maestro bonsaista.
I tre simboli Albero, Terreno e Strumento, così combinati, rendono il concetto della Coltivazione per bellezza, per puro piacere estetico, concetto ben lontano dalla coltivazione agricola o anche dal semplicistico "Pianta in vaso". Forse, se si volesse tradurre l'ideogramma, si potrebbe azzardare magari questa frase:
"Albero magistralmente coltivato in vaso con eleganza e bellezza"

2 commenti:

Federica ha detto...

... sono annichilita. Ti ringrazio per la spiegazione dell'ideogramma. Sapevo che un bonsai non era solo esercizio stilistico di giardinieri maniacali, ma spiegato così tutto ha un senso, tutto ha una filosofia. Tutto più magico e bello. Ho avuto anch'io un bonsai, che ho curato con amore e dedizione. Mi ha ripagato con due fioriture, poi ha vegetato alcuni anni, e alla fine la mia inettitudine ha avuto il sopravvento facendolo perire miseramente. Ci credi che ho sofferto così tanto da non voler più ritentare? Sarò scema, ma mi ci ero affezionata...
Comunque bello questo blog, e ribadisco i miei auguri di buon compleanno che trovi sotto il bancone della bettola! Un bacio

Paola_p ha detto...

Ciao Marco, sono giunta qui passando dal Blog di tua moglie!
Bellissima la spiegazione dell'ideogramma, certo che ci vuole una cultura un po' particolare per sapere queste cose; la tua è una passione veramente radicata (giuro, mi è venuto spontaneo, solo quando l'ho scritto mi sono resa conto della doppia interpretazione!)
Tornerò a trovarti, l'arte del bonsai mi affascina ma i miei due esperimenti mi hanno delusa e non vorrei ripetermi nella mia attività di killer, amo troppo le piante!! Per ora, buon compleanno!!!!
Paola